InDesign compie 20 anni!

Da tempo oramai chi lavora o è alle prime armi nel settore grafico o stampa, di certo conosce InDesign, ma anni fa non era così.
Nel “secolo scorso” c’era Quark Xpress che dominava il mercato, in molti utilizzano Macromedia Freehand impropriamente anche per impaginare, e qualcuno, decisamente una minoranza, usava ancora Adobe PageMaker, oramai limitato al bianco e nero, o applicazioni aziendali come ad esempio per la manualistica.

La stessa Aldus prima di essere acquisita da Adobe nel 1994, conscia del fatto che PageMaker iniziasse ad essere obsoleto, aveva già iniziato un progetto segreto, chiamato “Shuksan” ed in seguito “K2” per creare un nuovo programma innovativo di desktop publishing.

La prima apparizione pubblica della versione K2 è datata 1 settembre 1998, durante il Keynote di Steve Jobs al Seybold, San Francisco, e venne definito un “impaginatore grafico”.

Viene poi ufficialmente presentato il 2 marzo 1999 alla conferenza Stampa e Pre-stampa al Seybold di Boston. Finalmente nasce nell’agosto del 1999, prende il nome definitivo di InDesign, e viene rilasciato per Mac System9 e Win contemporaneamente.
La data esatta è soggetta ad indicazioni contradditorie, in alcuni documenti viene citato il 31 Agosto, altri in date leggermente diverse, tra cui il 16 Agosto, anche se la data più frequentemente indicata è proprio l’ultimo giorno del mese.

Da allora Adobe InDesign è cresciuto nelle funzionalità e nella base installata, è diventato di utilizzo comune per chiunque debba fare grafica o impaginare documenti dei più svariati tipi, e nel tempo è riuscito a diventare il programma più utilizzato, grazie ad una serie importante di punti fondamentali.

Parlando di programmi di desktop publishing, infatti, nel suo percorso, è stato il primo a:
– a supportare testo Unicode (Versione 1)
– gestire i font OpenType (Versione 2)
– inserire i file nativi di altri software, tra cui DOC e XLS, e supportare i PSD/AI trasparenti (Versione 2)
– avere la gestione diretta di tabelle (Versione 2)
– integrare il supporto XML (Versione 2.0.3)
– creare un piccolo flusso editoriale con InCopy (Versione 3 – CS)
– avere il supporto nativo per OsX (Versione 3 – CS)
– essere completamente programmabile (Versione 3 – CS)
– avere una versione Server senza interfaccia grafica (Versione 4 – CS2)
– gestire i livelli dei file nativi AI, PDF e PSD (Versione 4 – CS2)
– essere distribuito come “universal binary” per Mac Intel e PPC (Versione 5 CS3)
– integrare i rimandi / cross references (Versione 6 CS4)
– esportare digital edition / ePub (Versione 6 CS4)
– avere un supporto per il digital publishing (Versione 7.5 CS5.5)
– essere 64bit nativo (Versione 9 CC)

Nel costo degli anni, le release di InDesign sono state molte, al momento la numerazione è ferma alla 14.0.2, che è l’indice assoluto dal primo rilascio, ma nello stesso tempo ha subito alcuni cambi di denominazione:
– dalla versione 1 alla versione 2 è rimasto semplicemente il numero

Adobe InDesign

– con la versione 3 è stato chiamato CS (Creative Suite), fino alla versione CS6 (8.0)

Adobe CS

– infine dalla versione 9 è stato chiamato CC (Creative Cloud).

Adobe CC

È cambiato anche lo stesso modello di vendita:
– dalla versione 1 fino alla versione 8 (CS6) è stato venduto come “box” con licenza perenne.
– dalla versione 9 ha cambiato la denominazione in Creative Cloud ed è stato venduto solo in abbonamento.

In questi 20 anni, nel frattempo, il mondo dell’impaginazione è cambiato molto, e da una attività di nicchia, è diventata una necessità quasi popolare.
Pur essendo utilizzabile da chiunque, tuttavia, InDesign rimane legato al mondo dell’impagizione professionale, per la quale rappresenta attualmente ancora il punto di riferimento, sia per la qualità dell’impaginazione che per la presenza di strumenti avanzati, e di integrazione con gli altri software di produzione di contenuti grafici, come Photoshop ed Illustrator.
La stessa esportazione è tra le più complete della fascia di riferimento, dai PDF nativi sia interattivi che per stampa, ePub fixed e fluid, i formati grafici più diffusi, vari formati di testo, e vari tipo di digital publishing.

impaginazione ed esportazione con InDesign

Quindi non ci resta che fare gli Auguri ad InDesign, cento di questi giorni!