#Font OpenType, eccoci con il quarto appuntamento.

Oggi, sempre con Leonardo Agosti, parliamo delle applicazioni che supportano i Font OpenType

Applicazioni che supportano OpenType

Le applicazioni ed i sistemi operativi che fanno uso dei caratteri standard Unicode possono fornire un accesso semplice e veloce ad un largo numero di caratteri accentati e simboli speciali all’interno dei font OpenType, semplificando notevolmente l’impaginazione multilingua.

Quando, ad esempio, esistevano ancora computer dove la combinazione tra il sistema operativo e ATM (Adobe Type Manager) non sopportava completamente Unicode le applicazioni avevano generalmente accesso solo a caratteri singolo byte (i primi 256 caratteri) di un font OpenType.

Alcune applicazioni tuttavia avevano sin dall’inizio a disposizione un proprio sistema di supporto Unicode, come ad esempio InDesign, e quindi la possibilità di gestire l’intero set esteso, incluse le ulteriori lingue supportate.

Tutti i caratteri Unicode di un font OpenType sono visualizzabili a partire dai sistemi Windows 2000, XP e Mac OsX tramite applicazioni aggiuntive, ad esempio la MappaCaratteri o la Tastiera.

Passare all’interno di un font OpenType da un set di linguaggio ad un altro è semplice come cambiare il layout di tastiera (ovviamente all’interno dei sistemi operativi che supportano nativamente questa modalità).

In alcune applicazioni di Adobe, tra cui tutte le versioni contenute nella Creative Suite, il formato Unicode e il supporto delle lingue sono gestiti indipendentemente dal sistema operativo, in quanto accettano l’inserimento dei caratteri da tastiera in maniera diretta.

Questo include il Greco, il Cirillico a tutti gli altri linguaggi ed accenti dell’Europa Centrale ed Orientale.

Programmi come InDesign e Illustrator (ma nelle versioni recenti anche PhotoShop) offrono una palette interna Glifi che permette di visualizzare ed inserire tutti i caratteri presenti nel font.

glifi

InDesign, programma di punta per il desktop-publishing, dalla sua versione 2.0 (del lontano gennaio 2002) è stato il primo software Adobe a supportare nativamente le caratteristiche dei font OpenType

Ormai da anni questo supporto è presente anche negli altri programmi della Creative Suite ora Creative Cloud.

In queste applicazioni si possono attivare funzioni che automaticamente sostituiscono i glifi alternativi di un OpenType font, come le legature automatiche e le figure oldstyle.

Adobe InDesign ha introdotto un metodo semplice di utilizzare le funzioni avanzate di gestione tipografica, prima considerate complicate e difficili da applicare.

La maggioranza delle funzioni avanzate che riguardano gli OpenType sono raggiungibili direttamente da un menù posto all’interno della palette caratteri, dove si trova la possibilità di attivare la sostituzioni automatiche per le varie categorie indicate.

Per applicare le funzioni OpenType è necessario procedere nel seguente modo:
– inserire il cursore all’interno di un box di testo nella posizione voluta, oppure selezionare il testo precedentemente scritto
– selezionare un font OpenType dalla palette del menù caratteri
– abilitare il menù relativo alle opzioni OpenType, cliccando sulla freccia in alto a destra sulla palette
– selezionare le funzioni di sostituzione desiderate.

La funzione selezionata verrà marcata e quindi diventerà attiva, se ovviamente il font selezionato dispone dei glifi necessari alle sostituzioni, in maniera rapida e semplicissima.
Dall’aggiornamento ottobre 2015 della versione CC2015 è attiva una funzione che con un a piccola barra azzurra offre la possibilità di accedere automaticamente ai glifi alternativi.

Una delle funzioni più innovative presenti all’interno di questo menù è senza dubbio quella che riguarda le legature, e che riguarda gruppi di lettere che possono andare in collisione tra di loro.

E’ sufficiente scrivere un testo in un box, selezionarlo ed attivare con la procedura descritta in precedenza la sostituzione delle legature.

Automaticamente InDesign o qualsiasi altra applicazione che gestisce i font OpenType sostituisce tutte le legature presenti nel font utilizzato, per disegnare in maniera molto più gradevole la scritta stessa.

Molti font “Pro” ammettono un vario set di legature standard, come fi, fl, ffi, ffl, ff e altre.

Altri tipi di legature presenti sono ad esempio quelle storiche o discrezionali.

Un altro gruppo molto interessante riguarda la sostituzione automatica dei caratteri che riguardano le frazioni, ad esempio in tutti i casi in cui occorre digitare delle semplici formule matematiche.

Esistono poi anche gli apici ed i pedici automatici, che vengono impostati automaticamente senza dover modificare manualmente la dimensione della lettera e lo spostamento della linea di base.

Questi riguardano anche la categoria particolare dei valori ordinali, siano essi numeri o lettere.

Per il momento ci fermiamo qui, dandovi appuntamento al 25 agosto con l’ultimo appuntamento!

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A presto!